Dolce aria, musica celestiale
le parole di una figlia per un padre:
son armi acuminate
frecce che sfrecciano
e nel cuore son conficcate.
Custodite in bottiglia
a volte feriscono
altre volte si perdono nella corrente
per arrivare al porto ed
incagliarsi in una nave.
Tutti a bordo si parte!
Il messaggio torna indietro
e non va nelle sue mani.
Perdonano i padri
mentre vedono splasciare l'acqua
salutando ignari.
lunedì 3 novembre 2014
A mio padre
domenica 2 novembre 2014
sabato 1 novembre 2014
venerdì 31 ottobre 2014
Mi hanno fatto presidente del consiglio!
Ragazzi che spavento! Questa notte ho fatto un incubo! Ho sognato che mi proclamavano a furor di popolo nientemeno che... Presidente del Consiglio! Mi trovavo in pubblica piazza tra gli applausi generali. Una confusione mi ha pervasa. Non potevo ritirarmi ed ho finto una commozione smisurata. Intanto prendevo tempo mentre pensavo che l'unica soluzione era espatriare. Erema in terra straniera volevo stare. Ho pensato ai miei predecessori Andreotti, Craxi, Berlusconi e mi è venuto subito un lume di ragione: ora si accorgono che ho svariati soldoni e mi fanno grandi processi per rubarmi perfino i pantaloni! Prenderò le colpe di tutto e non riuscirò a governare! Tempi duri mi attendono ormai pensavo e un pochino tremavo. La folla ha creduto che avessi inventato un ballo e tutti mi hanno imitato. Il rap della fifa ho inventato. Comunque sono stata già fortunata potevano farmi duce o statista e sarebbe finita peggio! Chissà quale destino per me avevano in serbo. Morte per veleno sotto un ciel straniero o appesa a testa in giù in piazzale Loreto. Ad un certo punto mi sono armata di coraggio, ho aspettato il mio momento e sono salita sul primo aereo. Che bellezza dicevo io con contentezza mentre la gente mi additava per tradimento. Fuori dai giochi mi sono rilassata e ad una hostess carina ho chiesto dove si andava. Mi ha sorriso a 32 denti e mi ha detto: "in Perù naturalmente!" Meno male ho detto io e dopo aver bevuto un the aromatizzato, mi sono rilassata. Non mi sono accorta che vicino a una piramide mi sono trovata. Noi i capi di alto coraggio li facciamo lottare mi ha detto un sacerdote di grande levatura che ha continuato con voce calma e fissa: Siccome te sei donna e persino presidente, direttamente dalla piramide ti facciamo rotolare! Avrai una statuina col viso inciso e renderai soddisfatti sacerdoti e paesani. Accipicchia che problema! Ho capito al volo la fregatura di nuovo sorta: son finita in piena storia! Qui sotto c'è qualcosa! Sudori freddi mi han pervaso! non volevo essere un pasto! In un botto mi son svegliata. Meno male! era un incubo dietro l'altro!
Vita Francesca Genna
Ti aspetterò all'alba
Ti aspetterò all’alba quando la città ancora dorme
e l’aria profuma di pane.
Aprirò la mia porta per lasciarmi sedurre un’ora soltanto.
Non potrai saziarti delle mie carni.
Gustale poco a poco
con dolce desiderio di avermi per sempre.
No, non credere che ad aspettarti starò una notte.
Ho da dormire il più dolce dei sogni.
Voglio desiderare il tuo viso
e le tue labbra rosse di passione.
Un guanto ti lascio pegno del mio amore
per quando te ne vai.
Ricorderai di notti infuocate
dove a bruciare erano i nostri sensi e le nostre anime.
e l’aria profuma di pane.
Aprirò la mia porta per lasciarmi sedurre un’ora soltanto.
Non potrai saziarti delle mie carni.
Gustale poco a poco
con dolce desiderio di avermi per sempre.
No, non credere che ad aspettarti starò una notte.
Ho da dormire il più dolce dei sogni.
Voglio desiderare il tuo viso
e le tue labbra rosse di passione.
Un guanto ti lascio pegno del mio amore
per quando te ne vai.
Ricorderai di notti infuocate
dove a bruciare erano i nostri sensi e le nostre anime.
Vita Francesca Genna
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