venerdì 12 dicembre 2014

L'OPINIONE DI FRANCESCA A PROPOSITO DELLO SCIOPERO SOCIALE

Oggi siamo stati uniti per un interesse comune, il diritto di vivere con dignità. Di proposito fra i video che ho postato ne ho inserito uno di Landini girato nel 2011 perché ancora oggi lo considero attuale. Ci sono parole, storie e bisogni che sono universali e vanno oltre i giochi di potere, i soprusi e gli interessi individuali. Io l'ho capito sulla mia pelle all'alba dei cinquant'anni. Mi ha ferito la risposta di Napolitano ad una Italia che non fa che chiedergli i diritti inviolabili. Forse non ha capito cosa sta accadendo nelle nostre case. Non conosce la disperazione di tanti fra noi che non sanno che tetto avranno domani e come vivranno. Non sa che la costituzione non è solo di pochi ma appartiene a Tutti. L'hanno conquistata i nostri padri anche morendo. Abbiamo il monumento al milite ignoto e intere colonne di nomi di martiri della libertà che ce lo ricordano. Peccato per noi e pure per lui che mi ha tradito nel pensiero. L'Italia è nostra e il diritto di vivere con dignità acquisito.
Dal governo mi aspetto un cambio di rotta. Una grande riflessione su ciò che sta accadendo e una presa di posizione concreta. Come il buon padre di famiglia ha l'obbligo di garantirci le promesse sbandierate per il voto. Lo abbiamo chiesto e continuiamo a farlo. Non molliamo! resistiamo fino a raggiungere il nostro intento che non è impossibile perché cambiare si può e le idee ci sono. Siamo fortissimi e vinceremo. Io non voglio l'attuazione delle nuove riforme perché ci penalizzano. Mussolini ha voluto creare per noi lo statuto dei lavoratori documento importante che ci tutela. dobbiamo difenderlo da ogni governo per la salvaguardia della nostra vita lavorativa. Dobbiamo chiedere a gran voce, in qualità di titolari di sovranità popolare, di cambiare il verso di chi ci da il lavoro. Sono loro i super favoriti. Sapete ho guardato negli occhi l'uomo che dopo 25 anni di lavoro impegnativo e mal pagato mi ha messo alla porta. Avevo l'intenzione di chiedergli il suo onorario per farmi questo male. Non l'ho fatto. Ho avuto schifo e pietà di lui e dei suoi mezzucci. L'ho trovato povero con duecento mila euro in tasca. La sua risata oscena. E' venuto dopo di me senza fare la gavetta e nel suo privilegio mi ha tradito nella morale . Molti di noi hanno vissuto questa esperienza ingiusta .
Io sono andata in Duomo anche per loro e per chi non ha la possibilità di vivere la mia esperienza perché anche se ha dei diritti, una opportunità di esserci non l'ha mai avuta. Napolitano non conosce molte nostre verità. I padroni non hanno mai avuto fame o desiderato un bene primario. Per questo quando fanno le leggi guardano dall'alto verso l'alto e non ci vedono.
Mi auguro che il 2015 anno della famiglia, ci porti un vento veramente nuovo. Noi che ai governanti piaccia o non piaccia esistiamo e abbiamo i figli da crescere e dei sogni da accarezzare.
Vita Francesca Genna

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