mercoledì 19 novembre 2014

Oltre il mare Saria

I  piedi mi portano al mare.
Mi fermo sul bagnasciuga e osservo l'aurora. L'aria fredda e pungente mi costringe a tenermi le braccia strette.
Il mare è rosa.  Il profumo dell'acqua è intenso. Mi avvicino ai pescatori per guardare il  pescato. Non so se essere felice. La felicità mi spaventa moltissimo. Preferisco essere serena e per esserlo devo sentirmi libera. Il mio sguardo è fisso verso l'orizzonte  e guarda oltre.  Sono di fronte al mare. Alla fine è sempre qui che giungo. Sia quando sono triste che quando sono felice.
Vado sul mio scoglio preferito perchè è lontano da occhi indiscreti. Mi spoglio e getto gli indumenti a terra.
Un tuffo e mi immergo nelle acque più profonde. Sono nuda  nell'infinito spazio. Come Nausica inizio a danzare nel fondale marino e con il pensiero canto un inno alla vita.
Pesci colorati si avvicinano a me e mi accompagnano in questa danza.
Non possono sentire il mio pensiero se no gusterebbero il mio soave canto.
I coralli mi fanno da sfondo e  le oloturie si allungano come per un saluto.
L'acqua dolcemente si sposta ad ogni mio movimento e fluttua sulla mia pelle. L'accarezza creando molteplici  mulinelli sul pelo dell'acqua.
Ritorno a galla e un raggio di sole mi bacia.
Rido alla vita e forse a Dio.
Lascio andare il corpo molle per un riposo. L'odore di salsedine investe i miei sensi.
 Pochi minuti per non farmi scoprire da occhi indiscreti e mi immergo di nuovo leggiadra e libera come  non mai.
Forse sarei dovuta nascere pesce oppure sirena penso.
Sorrido.
Avrei voluto incantare il mondo con il mio fascino e fare immergere con me a danzare nelle profondità marine solo uno. Ma chi? Gianni?  Non lo so neanche io. Sicuramente quell'uomo lo avrei fatto addentrare anche dentro l'abisso dei miei pensieri. Nella prondità del mio essere.
Pesci colorati e stelle marine sono i miei amici più cari. Fili di alghe mi avvolgono con dolcezza le gambe. Sembra che il mare voglia  vestirmi per questa danza.
Volteggio e mi sento leggerissima. Ogni tanto riemergo per ossigenarmi.
So che si è fatto tardi.
Torno sullo scoglio e velocemente mi rivesto. I miei indumenti sono ancora lì non li ha toccati nessuno.
Guardo le file di ombrelloni e i turisti  che popolano la spiaggia.
Anche io mi sento in vacanza. Mi incammino. I negozi sono già aperti.
Ho tanta fame. Mi  brontola lo stomaco. Un profumo di pollo allo spiedo mi fa sentire un languorino.
Sento battere la mia spalla destra. Che spavento!
Non me l'aspettavo !
- Amiga gombra! -
Rido e solo uno dei soliti vu cumprà. Mi mostra dei bracciali della fortuna.
Li odio. Non ho mai creduto a questa diceria. Diniego con la testa e accelero il passo.

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