giovedì 30 luglio 2015

A proposito di giustizia

Oggi ho pensato ad una cosa.
Abatantuono (comico italiano) si metterà la mano in testa appena sa che sto pensando.
Mi grida fermati !!!! ah! ah! ah! io invece ve lo dico::
Se vi ricordate bene una volta c'erano i nobili che vantavano il possesso di terre e privilegi perché Ariani che hanno anche compiuto gesta valorose e perché sono i veri proprietari di questo ponte, crocevia dell'umanità che si trova al centro del mondo.
(lettore) - dove vuoi parare con questo?
(io ) niente, voglio dire che un giorno è apparso l'eroe dei due mondi, un certo Garibaldi e ha preteso che si rispettasse la volontà di Giolitti , di Mazzini e di molti altri ben pensanti di creare l'Italia sotto un Savoia spodestando il re delle due Sicilie. E' andato a Marsala a raccontare la novità e i siciliani si sono trovati a pagare le tasse in nome della Nazione unita. Fin qui niente da dire se non che, sono iniziati i primi problemi gestionali e davanti ad un sud impoverito molti nobili hanno perso le terre e molti arricchiti commercianti ed imprenditori hanno comprato titoli nobiliari.
I motivi del dissesto economico in verità erano anche da imputare al fatto che Prima Ferdinando II poi la chiesa con il vescovo sostituto di Giovanna di Castiglia  hanno dirottato la nostra fonte di guadagno primaria, il commercio con i paesi affacciati al Mediterraneo, Turchia, Grecia e Portogallo, verso la  Spagna . Essa ha conosciuto un periodo di ricchezza e splendore  concomitante con l'inizio di un periodo difficile per l'economia italiana.
Comunque arriviamo al periodo industriale, all'abbandono delle campagne fino alle prime due guerre e compare Mussolini.
Questo mangia, beve a casa dei nobili ma fa confiscare le loro terre.
In totale sono due furti ai nobili per giustizia.
(lettore) hai ragione. I nobili avevano case e terre e noi dovevamo lavorare per loro. Lo stato ha richiesto equità sociale.
(Io) perfetto. quindi è giustizia che se muore un nobile i contadini si appropriano delle terre in gabella dichiarando che il loro capo è morto per fattura a morte e  per sorte perde ogni avere per fare giustizia di popolo e la vedova con i figli torna dalla madre perché non ha cibo. Ella insegna così che le vedove non devono dichiarare la disgrazia, ma digiune devono vestirsi bene e andare ai ricevimenti. Tanto la pancia non ha specchio. Bisogna tener presente che davanti ad una disgrazia guadagnano almeno dieci persone e poi la gente quando sei mirata per questi guadagni quando vede la povera vittima," taglia e cuce" di proposito perché la lingua è molle ma uccide più della spada.
Però l'importante e che tutti gli altri si sono sistemati.
(Lettore) esagerata! sarà stato un caso!
(Io) no è una pratica che ho visto spesso fare. So di vedove che si sono trovate con un uovo per cinque figli e potrei andare avanti con molti altri aneddoti di questo tipo.
Fammi continuare. Il problema che voglio documentare non è il furto alle vedove ma la giustizia per il popolo.
Siamo arrivati a tre stati di furti legalizzati in nome del popolo che ritiene giusto appropriarsi dei beni altrui per equità sociale.
Via il re abbiamo voluto la Repubblica e si è detto a chiare lettere tutti sono uguali di fronte alla legge e i nobili non hanno da accampare pretese.
Sento parlare un vecchio con soddisfazione davanti a me.
Io sto bene, sono in pensione ho molte proprietà e la mia famiglia si è arricchita grazie a quel grande uomo di Mussolini che ci ha dato le terre dei nobili.
Taccio ma mi viene in mente che nonno era molto serio quando mi ha detto del dopo Mussolini, di quando il governo italiano decideva cambiamenti strutturali del territorio e in nome della Repubblica italiana per un'autostrada mal fatta o una diga mai finita faceva l'esproprio delle terre sbattendo un urlo e pochi milioni sul tavolo e io alla sua età non sarò serena perché ho la pensione e le terre dello stato per giustizia sociale. Casualmente ho 20 centesimi in tasca e conto di saltare il pranzo  oppure mi tocca andare in mensa.
La reversibilità di mio marito dovrò conquistarla con un avvocato.
Ma non è la mia storia e taccio.
A quanti furti sociali siamo arrivati?
(lettore) Credo quattro vai avanti. Cosa vuoi dire con questo discorso?
(Io) Hai sentito cosa ne pensa Matteo Renzi sul furto ai nobili quando Firenze fu in crisi? La loro disgrazia permise al popolo fiorentino di rialzarsi . Fu giustizia sociale.
Questo è comunque un pensiero condiviso.
Siamo tutti d'accordo che in ogni periodo storico fu giustizia sociale l'aver tolto i beni ai ricchi per dare alla gente e non c'erano persone che dormivano sotto le stelle come ora. Anche dopo la seconda guerra mondiale molte persone senza più nulla, si sono appropriati di un immobile che oggi è di loro proprietà e tutti non abbiamo obbiettato.
Ora vengo al dunque:
Perché davanti all'Imam che ha chiesto una casa per i senza tetto, ho letto che tutti erano scandalizzati per una uscita così assurda ma troviamo giustizia sociale avere come proprie le ricchezze sottratte ai nobili che nulla hanno da pretendere dallo Stato, più le loro proprietà che gli permettono una vita differente e la possibilità di dare un futuro diverso ai figli e quei privilegi a cui neanche io posso ambire?
Perché non è giustizia sociale dare equità a questo nuovo popolo in ginocchio?
Quale storia possono raccontare i dirigenti e i capi di governo che hanno preso il posto dei nobili e godono nel soggiornare nei loro palazzi senza più eredi viventi? Sono veramente tutti morti questi nobili?
Ultima domanda, come mai i nuovi ricchi che provengono dal popolo e capiscono meglio di tutti cosa vuol dire giustizia non hanno ancora pensato di abbandonare una parte delle loro ricchezze al popolo dei disoccupati in nome di quell'equità sociale con forza sostenuta dai loro padri.?
Quando tocca a loro la legge cambia ?

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