venerdì 31 ottobre 2014

La felicità



Felicità sei un soffio che catturo e stringo dentro un pugno.  Luminosa , giocosa  brilli di fiaba.
Hai i miei occhi e la mia età. Mi regali un paio d'ali e volo.
Non sapevo di riuscire a  rimanere sospesa così in alto. Guardo giù .  La gente è troppo piccola, distante quando da poco hai compiuto vent'anni.
Tutti sono puntini lontani ed io non oso scendere. Nessuno sente i miei richiami presi a vivere le loro vite.  Dista la  terra  un cielo e un mare.
Poi, all'improvviso cosa mi prende?
"Ho paura!" Paura di cadere in picchiata senza paracadute e farmi male. Ma  Dio accende il grammofono e mi fa ascoltare la primavera di Vivaldi. Danzo ancora , vestita di bianco. Si sciolgono le mie ali sotto il caldo e il sole mentre  ascolto questa musica che mi conduce via. Mi ritrovo in ginocchio a sei anni. Mani giunte fino là in fondo, dove affondano le navi.  C'è sempre qualcuno che  chiama e ti chiede di tornare. L'acqua  bassa mi ha lasciato passare. Mi ha regalato la vita. Amore è una voce che trema ed un panino che cade.  Oppure  ti dice con l'ultimo respiro ed una forza innaturale, ti voglio troppo bene due volte per non dimenticare.
L'abbandono è la paura  che hanno le persone che amano  e non vogliono perderti. Svolazzi solo svolazzi ti chiedono se con loro balli. Ma io canto domani  ritorno. Invece non mi volto. E' frettoloso il mio passo e non ho un orizzonte diverso da quello che osservo. Non conviene amare mi dico e cammino.
Dove sono le emozioni? Questo incedere nel vivere? Gioie, paure, dolore, amore!
Ogni giorno un po' si muore nei tradimenti e nelle incertezze.
Vivere!  parola magica che ci sostiene.
Le mie ali di sempre. La felicità è coperta di vita, di speranza e di illusione.
Domani è una parola che non conosco veramente. Non la temo ma dovrei.
Domani la carne pulsa e la salute cede. Non ci sono i capelli e i pantaloni sono larghi. Domani mi nutro di speranza e forse vivo oppure muoio ma, non posso. 
Gli eroi ci sono domani e continuano a ridere, a costruire e sognare un abito bianco che ti fa volare.
Tengo strette le mie ali perché anche vincere sul male è felicità da conquistare.
Tristezza è rimanere se tutti se ne vanno e a danzare ci sei tu soltanto.
Preghiere rivolgo lontano una stella. Amore è un bacio che non tradisce e si da piano.
Poi quando tutto un senso lo perde la forza di esserci è prepotente.
Rabbia ti urlo a pieni polmoni. Con la stessa forza dei vent'anni  e la stanchezza dei quaranta.
Adesso chi canta?
Accosto l'orecchio e vedo svolazzi di fanciulla ed un volteggio che mi pare affascinare .
Rido di me di come sono capace di creare. Le mie parole si sono librate e  compongono fiabe. Storie conosciute forse ma sempre amate. Che fate?
Sono magiche fra le mie mani e mi regalano un nuovo valzer.  Il salone è molto grande e loro come me amano danzare.
 
 

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